Autore

Sandro Bajini, nato nel 1928 a Sannazzaro de' Burgondi (Pavia) è uno scrittore teatrale. Il premio Ca' Foscari, conferitogli in gioventù dal Teatro universitario veneziano per l'atto unico Gli alberi e la città, lo indusse a insistere col teatro. Nel triennio 1960-62 produsse spettacolini satirici che gli valsero le ire della censura, allora felicemente attiva e priva di pentimenti. L'avvertimento non servì che a farlo ritornare alle atmosfere surreali dell'opera di debutto. Delle produzioni che seguirono si menziona Mefistovalzer, portata in tournée da Tino Buazzelli nel 1977. Le più recenti sono: Il gerundio di morire, premio Vallecorsi Carlo D'Angelo 1986 e Dinner, scritto con Gina Lagorio. L'ultimo in ordine di tempo è Congetture sull'armadillo.



Note di Regia

La commmedia è un fuoco di artificio di giochi di parole, paradossi, aforismi mai fini a se stessi che rimandano alla vita in generale come tutti la conosciamo, fatta a volte di assurdità, improbabilità, leggerezze e ironie. La vita che rimane comunque un mistero che ci lascia magari insoddisfatti, amareggiati, ma sempre affascinati, mai stanchi!    E’ proprio questa qualità dell’opera che fa pensare ai quadri di Magritte, che ironicamente ci mostrano una realtà che è al contempo assurda e reale, e che ci ha guidato nella realizzazione della commedia.



Trama

Un ispettore indaga su un delitto non ancora commesso … e la trama grottesca del giallo assume le sfumature del Teatro dell’assurdo, facendosi, nel corso dell’inchiesta, metafora della vita.    I personaggi, spassosi nella loro caratterizzazione, si muovono senza interagire, parlano ma non si ascoltano e, autoaccusandosi di un omicidio che forse non c’è stato, cercano un ruolo da protagonisti nella vicenda e nella vita.     La storia si sviluppa così in modo surreale fino ad un’imprevedibile conclusione.


























































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Congetture sull’armadillo  di Sandro Bajini

                    giallo grottesco